domenica 4 dicembre 2011

La Verità



Nuda Veritas, Gustav Klimt

Gli gnostici samaeliani sono figli di una verità minore.

"Verità" è una parola, invece "la verità" è una frase pericolosissima se questa viene collegata a parole come "mistero", "segreto" e "giuramento".
Nel panorama filosofico ancora non è chiaro se la verità sia qualcosa di soggettivo, relativo, oggettivo, o assoluto; pertanto in questo post non mi dedicherò a dare la mia interpretazione ma ad approfondire il modo di utilizzo che la gnosi samaeliana (non i singoli gruppi gnostici ma attraverso essi) perpetra ai fini di strumentalizzare la sana richiesta di Verità che ognuno ha il sacrosanto diritto di manifestare al mondo.
La gnosi samaeliana come ho già illustrato nei precedenti post riassume in maniera più o meno organica quelle che sono le strutture delle più comuni religioni e culti esoterici, questo per dare una architettura antropologica adattabile a qualunque cultura mono o politeista, scientifica o superstiziosa quindi un induista potrà trovare il culto degli dei e la meditazione, un buddista troverà affinità con la vita monacale e le vite precedenti, un cristiano il culto di Cristo, un mussulmano la dedizione alla preghiera, un protestante alla rilettura del Vangelo e al matrimonio del sacerdote, uno scienziato troverà nelle affermazioni sul tempo una plausibile teoria, un superstizioso, migliaia di formule per scacciare i demoni, tenebrosi, richiamare arcangeli etc... un abusato probabilmente troverà nella pratica sessuale chiamata arcano A.Z.F. una valida scusante per non sentirsi "sporco" o "sporca" durante l'atto sessuale, poiché ti fa convincere di essere un angelo, un semidio, un alchimista.
Fin qua tutto tranquillo, tutti sono contenti e ognuno ha quello che vuole... Certo, in linea teorica, ma la pratica, ma la cultura, ma la realtà, ma la verità esigono coerenza, approfondimento, confronto e sopratutto prova. Un esempio di questa distorsione o "separazione" tra teoria e pratica è una scoperta di tutte le religioni, un sacerdote o qualsiasi operatore del settore spirituale sa perfettamente che le leggi vengono infrante, sa perfettamente che le regole spirituali sono soggette, in quanto tali ad essere non seguite, ed è proprio la che il divulgatore gnostico o meglio la dottrina samaeliana si insinua sottilmente, facendo passare l'informazione che al "peccato" si può riparare...
Al peccato? Certo hai un anima che si sporca con il peccato... Ho l'anima? Certo hai l'anima... È com'è la mia anima? La tua anima è intrappolata dall'ego... E che cosa è l'ego? È un energia costituita dall'insieme dei tuoi aggregati psicologici! Ma per liberarsi da tutto ciò devi sperimentare la verità delle parole di chi ha riassunto tutto per te sacrificandosi affinché tu potessi sapere...
Nel giro di un paio di secondi sono stati messi in tavola tanti concetti, tante cose, tante affermazioni alle quali non è possibile dare un valore per esempio al peccato, all'anima, all'ego o aggregati psicologici ed automaticamente si viene incanalati verso la spiegazione dei singoli termini, dando per scontate che siano reali o veri nella loro essenza.
Man mano che vengono spiegati i "nuovi" termini nel corso delle settimane, mesi o anche anni si modifica di fatto la propria definizione dei vari termini sostituendoli con i "nuovi" valori.
I nuovi valori, le nuove definizioni delle parole modificano di fatto il rapporto del discepolo con il suo mondo interiore e conseguentemente con il mondo esteriore, alterando di fatto la percezione della realtà, una parola, un gesto, una azione che prima era banale, dopo il cambio di valori diventa negativa, come per esempio eiaculare o provare l'orgasmo, negativa, per esempio è sentirsi costernato nell'aver pensato che un fratello gnostico o addirittura il proprio sacerdote siano dei fanatici, maniaci o psicopatici.
Esempi di casi in cui i nuovi valori ti fanno considerare positiva una azione o pensiero, sono legati al fatto che fai quello che devi fare, pensi come devi pensare; se il tuo sacerdote dice "il maestro vuole che tu vada a fare la missione in Madagascar" quella ormai è Verità e si va con la sicurezza di fare la cosa giusta, la verità diventerà anche trattenersi dal bisogno fisiologico di eiaculare il seme, la verità dopo il cambio di valori è diventata tutto ciò che dice il sacerdote in qualsiasi occasione, oppure tutto ciò che rientra nella etica gnostica, tutto questo per un tuo personale impegno, per un semplice e profondo "bisogno" di cercare una verità eterna, sei diventato di fatto il tuo più spietato aguzzino, quello che ti redarguisce sempre, quello che ti spia, quello che ti infligge ore di pentimenti e colpe, quello che sentirà l'esigenza di confidarsi con il proprio sacerdote o con il fratello gnostico.
e chiaramente tutte le tue confidenze saranno sulla bocca di tutti e soprattutto di chi farà il sermone il sabato durante la seconda camera, ma tutti crederanno che sia frutto della ispirazione dello "spirito santo".
La verità per la gnosi samaeliana è il risultato del cambio dei significati delle parole, il cambio intrinseco dei propri valori, che non sono più corrispondenti alla propria morale alla propria etica, la verità gnostica sameliana si sostituisce di fatto al proprio libero arbitrio, confondendo lo studente con frasi del tipo "è la coscienza che ti informa che stai sbagliando".
La verità nell'architettura gnostica è esattamente il frutto degli indirizzi morali inculcati con tecnica e perseveranza da parte del missionario o sacerdote, del resto lui ha accesso alle tue paure e segreti che in effetti sono gli strumenti necessari per manipolare e "indirizzare" il discepolo verso la verità che a questo punto corrisponde con i dettami della dottrina, che mai verrà confrontata, mai verrà provata da nessuno, del resto come si fa a provare che su Ganimede c'era una civiltà? Come si fa a provare che Samael fu Giulio Cesare, Mesmer o Tommaso da Kempis, un cosmocreatore, Cristo rosso dell'era d'acquario, avatara, Buddha di compassione? Di chi è quella verità? A cosa serve quella verità? Dove sono le prove, dov'è la coerenza dove sta l'approfondimento?
A queste domande ci sarà sempre elusione, sempre parole di comodo e consigli di osservare dentro se stessi, senza tenere conto che ognuno di noi troverà la risposta più piacevole o quella che conviene per motivi psicologici. Il divulgatore gnostico sa che queste domande sono latenti in chi ascolta le conferenze sugli ufo, le vite precedenti etc... ma sa anche che basta parlare di verifiche interne, sogni rivelatori e altre vie non comprovabili per ammorbidire la logica e il discernimento di chi ascolta ed in un certo senso vuole ascoltare quegli argomenti.

La dottrina samaeliana sa che la verità rende liberi ed è per questo che non la professa e teme l'approfondimento e la prova. Chi non può provare la propria verità sarà sempre figlio di una verità minore.